DDIALOGHI DI UN FARAONE III |
Sotto il massiccio roccioso della grande piramide, riposa ignoto e per lungo tempo, inaccessibile ai comuni mortali. il mondo sotteraneo.
Là sta l'Antico Egitto, e in perfetto stato di conservazione, i tesori della sua meravigliosa scienza, protetta dallo sguardo di questa attuale civiltà in decadenza.
Nell'epoca in cui avviene questo dialogo, come abbiamo vista nella mappa della pagina precedente, l'oceano arriva all'Egitto, mentre il centro dell'Africa era già inondato.
Vediamo Amenemhat andare incontro al Faraone nel corso di un lungo canale dove sono le dimore reali sino alla Grande Piramide.
Una piccola barca con la prua dorata, adornata con fiori di loto, scivola lentamente, guidata da un egizio nativo di pelle scura.
All'arrivo ad una scalinata, un Jerofante vestito con abiti da cerimonia riceve Amenemhat per condirla per quei corridoi lunghi e stretti della Grande Piramide. Attraversando prima un lungo e stretto corridoio, discendono per una scala ripida che dà in una porta decorata con la testa di uno Sperviero che possiede negli occhi piccole e brillanti luci azzurre.
La porta conduce ad una sala rotonda con apparecchi e strumenti scientifici e magici. In questa sala ci sono tre porte. Una dà su una piccola stanza con vasca da bagno in cristallo, piena di acqua azzurro-mare.
Nella altre stanze, una di queste contiene rotoli di antichi papiri e piccoli apparecchi di lettura ancora sconosciuti per Amenemhat.
Amenemhat passa per queste piccole stanze di Iniziazione e prosegue per una piccola fonte di acque brillanti in varie sfumature verdeggianti.
seguendo la direzione dove si trova il Faraone per un'altra serie di " insegnamenti" sulla storia della sua famiglia.
VEDRAI IN QUESTO DIALOGO.: La distruzione di Atlantide degli Iniziati Negri; La costruzione della grande Piramide; La città delle Porte d'oro; Le vite dei Maestri della Grande Fratellanza Bianca El Morya e Kuthumi ; Poseidone; i Signori di Venere e altri temi sulla venuta di extraterrestri in terra.
CONT.: Nell'ultimo incontro il Faraone
commentava l'azione degli Iniziati negri nell'Antica Atlantide.
Amenemhat.: Ma, Padre, come si autodistrussero gli Iniziati
Negri ?
FaroneNemathap.: Loro persero il dominio sui propri
strumenti, le cui forze elevate, loro erano stati chiamati a proteggere. Ma siccome quegli
apparecchi utilizzano l'energia di quelli che le usano, il flusso di energia si è
modificato con il tempo, provocando reazioni imprevedibili.
Un giorno, quando i figli di Dio già si trovavano ad una distanza considerevole, uno dei
sacerdoti forzò incorrettamente - di forma non intenzionale - una forza che
disintegra la materia; questo è, la forza che trasforma la materia in energia, e si
iniziò un rapido processo di distruzione.
Una volta iniziato il processo, l'energia continuò in forma perturbatrice
smaterializzando tutto il contorno.
Questa parte della Terra fu allora distrutta fino a che nuove energie fermarono
l'annientamento e tutto cessò.
Amenemhat.: Questa distruzione coinvolse pure altri luoghi,
Padre ?
Faraone Nemathap.:Si figlia ! Nei registri ai quali tu ora
hai accesso, tu saprai tutto con dettagli e perfino potrai apprendere ad usare alcuni
degli antichi strumenti della nostra famiglia.
Ma, di fatto, ci fu molta distruzione. Tutta la regione
smaterializzata, si trasformò in energia di radiazione che, salì sino al limite più
elevato dell'atmosfera e allora, a partire da lì, tornò prima, modificata nella forma di
materia primitiva; dopo altri processi di trasformazione, questa enorme massa cadde sulla
terra in forma di acqua, fango e pioggia di sabbia che sembrarono interminabili.
Varie parti della Terra soffrirono modificazioni profonde con la nascita di nuove terre e
affondamento di altre sino a che il Pianeta trovò il suo nuovo equilibrio.
Ma, come ho detto , figlia, queste sabbie del deserto prossime al sud delle nostre terre
attuali sono parte di quella regione distrutta che quì caddero.
Amenemhat.: Che cosa accadde con la parte della Terra dove
avvenne questa distruzione?
Faraone Nemathap.: In quel luogo, dopo la distruzione,
restarono due grandi isole. Attualmente, figlia, con eccezione della grande isola
di Poseidone, oggi è un grande oceano.
Andremo fra breve, a Poseidone e tu conoscerai un poco ciò che è stata la mistura delle
nostre razze e come la Gerarchia ha disseminato le conoscenze delle stelle.
Amico(a): Facciamo una pausa per comprendere la sequenza dei fatti.:
LA PRIMA GRANDE DISTRUZIONE DI ATLANTIDE AVVENNE 800.000 anni orsono.
LA SECONDA GRANDE distruzione della Grande Atlantide della quale parla il Faraone a sua
figlia avvenne 200.000 anni fà e tagliò il ontinente in due grandi isole conosciute con
il nome di Ruta e Daitia. Le future America del Nord e del Sud erano separate una
dall'altra.
(Disegni saranno allegati quando tratteremo il FINE DELLA
NOSTRA RAZZA.)
In questo periodo ci fù una grande immigrazione per l'Egitto di Esseri della razza dei
Figli di Dio dove fondarono la PRIMA DINASTIA DIVINA.
Questa è appena una parte della storia di Atlantide narrata alla figlia del Faraone.
Per 200.000 anni, allora, la civiltà extraterrestre e la terrestre primitiva convissero
in parti differenti del globo conforme ai registri storici. Ma solamente nell' ANNO
184.000 a.C è sorta una DINASTIA DIVINA, famiglia e figli.
Poichè dopo la distruzione, avvenne una terza distruzione totale dell'isola di
Daitia nel 72.025 a.C e la parziale distruzione dell'isola di Ruta, restando appena una
piccola parte dove era la città di Poseidone, più o meno nel mezzo dell'Atlantico.
DALLA DISTRUZIONE DI QUESTA ISOLA, conforme la relazione di RICORDI DI ATLANTIDE, NACQUERO I MOVIMENTI DI MIGRAZIONE PER IL GLOBO TERRESTRE FACENDO NASCERE I PRIMI POPOLI CHE COMPONGONO L'ATTUALE RAZZA ARIANA, INIZIATA CON L'INCROCIO DEL POPOLO METICCIO ATLANTE CON I POPOLI IPERBOREI.
Torneremo al tema.:
LA PRIMA DINASTIA DIVINA IN EGITTO avvenne 198.000 anni fà della nostra era e fu fondato
un grande impero con coloni ed esseri conosciuta nella Dottrina spiritica come "Esiliati di Capella" ( grande
stella della costellazione Auriga).
Questi esseri che giunsero quì nell'epoca di Lemuria, servirono pure ai propositi delle
gerarchie nell'antico Egitto.
Era il Proposito delle Gerarchie Extraterrestri trovare un tipo perfetto per
l'incarnazione di esseri nel Pianeta mirando la colonizzazione e il progresso dei primati
che quì esistevano.
L'incarnazione degli Esseri di Cappella nel Periodo di lemuria sarà meglio commentato
nella pagina sulla FINE DELLA NOSTRA RAZZA.
Al di là della notizia di visitare Poseidone, ad Amenemhat interessava di più la storia
della sua famiglia che quella dei disastri e maghi negri. Così, tornò al tema della sua
famiglia, perchè ancora si chiedeva il perchè suo Padre insinuava che lei, Amenemhat,
non era della sua famiglia.
Amenemhat.: I figli di Dio vennero tutto quì, allora ?
Faraone Nemathap.: No. Preparati nei propri Vimanas
sopravvissero alle catastrofi e dove giunsero, in tutte le parti del mondo, sorsero nuove
culture.
Amenemhat.: E le due grandi piramidi, furono costruite dalla
Prima Dinastia ?
Faraone Nemathap.: Si, figlia. Queste costruzioni più
antiche hanno conservato per il futuro il segreto dei nostri antenati e i segreti del
Pianeta che già sono custoditi in questi centinaia di migliaia di anni.
Amenemhat.: Padre, parlami di più delle Piramidi !
Faraone Nemathap.:Molte cose tu già sai , poichè già
partecipi alle lezioni iniziatiche; ma ci sono pure tesori, macchine e strumenti, così
come il Santuario Sacro.
Nella sala dei tesori ci sono gli strumenti usati dai nostri antenati di origine
sconosciuta. Nel Santuario si trova un grande oggetto di potere - un talismano - che è
stato lì conservato durante l'inondazioni delle terre di Egitto.
Amenemhat.: Qual' era il fine di questo talismano ?
CONTINUA a breve.
PACE !